Un grande giardino all’inglese ricco di alberi esotici ed autoctoni; un prato verde punteggiato di statue e antichi frammenti architettonici, che guarda le montagne e la pianura. Il parco di Villa Lascaris è un’oasi di bellezza e silenzio.
All’epoca del Marchese Agostino Lascaris il parco della Villa era un grande giardino all’italiana: labirinti di siepi e sentieri che si rincorrevano nei quasi 4000 metri quadrati di superficie, giochi d’acqua nella grande fontana. Alla fine dell’800 l’allora Vescovo di Torino, Monsignor Gastaldi, decise di trasformarlo in un parco in stile inglese, “più atto a far ammirare la natura che non la mano dell’uomo”.
Grandi alberi, tra i quali un cedro del Libano, un maestoso faggio pendulo, abeti rossi, platani, ippocastani, tigli, olmi e moltre altre specie arricchiscono ora il verde del prato. Coppie di colonne, provenienti dalla sala da ballo del Castello di Pianezza, così come alcuni elementi architettonici sopravvissuti alle numerose ristrutturazioni e spoliazioni, sono sparsi all’interno del parco. Lungo il muro, a occidente, rimane una torre diroccata, ultima testimonianza del castello medievale.